Figli di chi?
Dalla presentazione del Cardinal J. SARAIVA
Vorrei esprimere un grazie a Don Stefano Tardani per la pubblicazione del
libro ricco di molti spunti anche per operatori pastorali e sociali; per le famiglie e
per i giovani; per imprenditori e per il mondo del lavoro e dello sviluppo; e per i
professionisti che operano nel campo della formazione.
Chi siamo?... Da dove veniamo?... Dove stiamo andando?... Perché viviamo?...
Atei, cristiani, ebrei, musulmani, induisti, buddisti, indecisi, ricercatori, tutti noi
prima o poi incontriamo sulla strada della nostra vita queste domande.
È possibile trovare una risposta?
In una società moderna e tecnologicamente avanzata come quella attuale,
dove in tempo reale possiamo accedere a qualsiasi tipo di contenuto, di notizia,
di curiosità, è mai possibile che ancora non riusciamo a trovare le risposte alle
domande più importanti della nostra esistenza?
Questo libro, attraverso la preghiera del Padre Nostro, ci dà gli strumenti per
accedere proprio a queste risposte, superando i trabocchetti dell’indifferenza, del
relativismo, dell’edonismo e del materialismo; le false concezioni sull’uomo,
sull’amore umano e la sessualità, sulla storia, sulla morte e sulla vita eterna.
È un viaggio alla scoperta delle nostre radici, nelle viscere della nostra vita.
Perché è così importante riscoprire le nostre radici? Perché è “in principio”,
all’inizio, alla Fonte della nostra esistenza che possiamo ritrovare insieme il
significato e il senso della nostra vita.
Questo libro ci consegna un approfondimento nuovo e scientificamente
rivelatorio della preghiera che Gesù ci ha insegnato, mettendo in luce i suoi
insegnamenti e mostrandoci la Sapienza di Dio per il bene e la salvezza
dell’umanità. Il contenuto del libro, anche grazie alla ricchezza e precisione dei
riferimenti bibliografici, approfondisce parola per parola la preghiera del Padre
nostro e affronta, con solide basi scientifiche, i contenuti importanti della nuova
evangelizzazione, i temi più delicati della vita umana, della famiglia e della
società.
DON STEFANO TARDANI