ATTUALITA' DEL NOSTRO SANTO

Ci auguriamo che il nostro santo, san Giuseppe, santo di attualità per diversi versi, torni oggi di moda. 

Il libro appena pubblicato con questo titolo è stampato dalle edizioni OCD di Roma (160 pagine, 13 €). Raccoglie gli atti della seconda Giornata di studio su san Giuseppe, tenutasi il 17 marzo 2011 a Viterbo, promossa dal Centro Studi san Giuseppe della congregazione dei Giuseppini del Murialdo, dopo quella svoltasi a Roma nel 2007. 

Sono Giornate che si alternano ai Simposi internazionali che si celebrano ogni quattro anni. Gli atti della prima edizione sono raccolti nel volumetto "Riscopriamo san Giuseppe" (Libreria Editrice Murialdo, Roma, 2008). A Viterbo (Istituto san Pietro) ha avuto inizio il Centro stesso e ha sede una biblioteca specifica su san Giuseppe che conta circa 7000 pubblicazioni.

La coincidenza della data con la festa del 150° anniversario dell'Unità d'Italia ha riportato alla memoria il frangente in cui, dopo la breccia di Porta Pia, il papa Pio IX "stretto dalla tribolazione" proclama significativamente san Giuseppe Patrono della Chiesa universale. La congregazione dei Giuseppini, fondata da san Leonardo Murialdo in seguito a quel difficile periodo, ha ricevuto fin dalle origini il nostro santo come "modello, patrono e titolare". I testi delle Regole mettono bene in risalto come il carisma spirituale ed apostolico sia improntato alla figura del Patrono. Il successore del Fondatore Eugenio Reffo si rivela vero "maestro di spiritualità giuseppina", ed è forte il suo invito a fare tutto "per amore di san Giuseppe" (vedi l’omonima pubblicazione di A. Catapano, Libreria Editrice Murialdo, 2005).

P. Giuseppe Danieli, esperto biblista giuseppino, ha ripreso il suo ultimo libro dal titolo "Incontri con san Giuseppe nella Parola di Dio" (Libreria Editrice Murialdo, 2009), sottolineando come sia attuale il momento di chiamare "padre" san Giuseppe, senza più titubanze. E' maturo oggi il tempo di riconoscere nel nostro santo un'autentica paternità, sia nei riguardi di Cristo che nel suo compito per tutta la Chiesa. Nel testo qui pubblicato racconta le origini del suo lavoro.

La relazione del p. Tarcisio Stramare, tra i più noti studiosi di san Giuseppe, ne ha presentata l’attualità nel contesto della Nuova evangelizzazione. Giuseppe è “l’uomo il più possibile vicino a Cristo”, è “colui che Dio ha scelto per essere l’‘ordinatore della nascita del Signore’. “Altro che “il vecchietto, dove lo metto?”, presente in tanta iconografia, specchio di una teologia assonnata!”.

E' risultato poi di speciale interesse l'intervento di Suor Annamaria Valli, che ha presentato una chiave di lettura della "Vita di san Giuseppe" scritta dalla mistica Cecilia Baij (monaca benedettina del '700 vissuta nel viterbese a Montefiascone), di recente pubblicata in una nuova edizione.

Di grande fecondità si conferma l'opera artistica del giuseppino p. Gianfranco Verri, che ha potuto illustrare i suoi dipinti tramite alcune poderose pubblicazioni dei suoi quadri sulla "Santa Famiglia", dove è posto in evidenza e attualità il nostro santo.

La professoressa Stefania Colafranceschi, con la sua viva competenza e comunicativa, ha proposto tutto un excursus iconografico, come pure di tradizioni devozionali e folkloristiche, a partire dalla raccolta di immaginette sacre del giuseppino p. Giuseppe Taveri, presentate in apposito DVD. La cospicua e pregevole collezione di santini, che datano dall’inizio del XIX sec. al tempo attuale, costituisce una testimonianza documentaria ricchissima.

E'  stato apprezzato l'intervento di Michele Parabita su san Giuseppe nell'arte presepiale. L’A., esecutore e appassionato di presepi, ha ricalcato i motivi iconografici connessi agli episodi evangelici. Di questa tradizione, testimoniata in Puglia da importanti Presepi storici, si sono offerte immagini e notazioni esplicative, per inquadrarne i caratteri.

Si aggiungono infine alcune relazioni di interesse particolare: “La cavalcata di Scicli” di V. Giompaolo, “L’Oratorio san Giuseppe” di C. Colafranceschi, “Il muto di Toleto” di Enrico Ivaldi, “Umanesimo familiare e iconografia giuseppina” di R. Iurlaro, e “Di madre in figlia” di S. Fischetti.

A conclusione, p. Angelo Catapano ha sottolineato come sia doveroso, specialmente per chi riconosce l'importanza della figura di san Giuseppe nel mistero di Cristo e della Chiesa, non fare silenzio su san Giuseppe, anche se lui è il "santo del silenzio". Non si tratta di un personaggio secondario, ma insieme a Maria della coppia più importante della storia, che dopo quella alle origini di Adamo ed Eva, inaugura nella pienezza del tempo l'inizio della redenzione. Ora ci auguriamo che il nostro santo torni attuale. Nel 2012, in ricordo dei 2000 anni dal ritrovamento di Gesù dodicenne al tempio, abbiamo riflettuto sulla sua paternità educativa con lo slogan: "Figlio, tuo padre ed io, angosciati, ti cercavamo!" (Luca 2,48). Ora si rilancia quantomeno l'invito ai celebranti di non dimenticarsi nella preghiera eucaristica di aggiungere "con san Giuseppe suo sposo" dopo aver nominato la Beata Vergine Maria, come aveva indicato a suo tempo il novello santo Giovanni XXIII, e come è stato decretato con papa Francesco. Riscopriamo dunque la sua attualità nelle sfide della famiglia e della paternità, dell’educazione e della giustizia, dell’emigrazione, della Chiesa e del lavoro.

 

Angelo Catapano

 

Per ordinarlo telefonare o scrivere in casa generalizia dei Giuseppini del Murialdo: 06 6242851 - vita.g@murialdo.org